Vibo Valentia

EX MINISTRO DANILO TONINELLI SULLA SP23 JOPPOLO-COCCORINO: "AMMINISTRAZIONI LOCALI FACCIANO LORO PARTE"

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L’ex Ministro dei Trasporti Danilo Toninelli è tornato in Calabria per seguire alcune delle opere per le quali era stato più volte nella regione da titolare del dicastero. In primis il porto di Gioia Tauro. “Dopo che da ministro, insieme ai parlamentari del Movimento, sono riuscito a salvare questa infrastruttura fondamentale per la Calabria e il Sud – ha detto - ora serve più che mai seguirne il rilancio. I primi dati sono confortanti: più 15% di container nel periodo aprile-ottobre rispetto allo stesso periodo del 2018. Prima del porto Toninelli è anche tornato sulla Strada Provinciale 23 Joppolo – Coccorino, nel vibonese. Questa estate l’avevamo sbloccata – ha ricordato - ma pochi giorni fa è stata chiusa di nuovo. “Anas è disposta a riprendersi nuovamente in carico la pulizia delle strada per consentire la riapertura – ha detto ancora l’esponente del Movimento 5 stelle- ma poi la palla passerà nuovamente a Regione e Provincia.

L'immagine può contenere: 2 persone, persone in piedi, vestito elegante e spazio all'aperto

INTIMIDAZIONI PARROCI NEL VIBONESE. MANGIALAVORI: "ATTI VILI"

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«Esprimo la più ferma condanna per i vili atti intimidatori che negli ultimi giorni hanno colpito il parroco di Vallelonga, don Francesco Galloro, e il vicario parrocchiale di San Gregorio d'Ippona, don Bruno Rizzuto. A loro, a cui va la mia più sentita solidarietà, porgo l'invito ad andare avanti lungo il loro cammino di fede e di servizio nei confronti della comunità vibonese». Così il senatore e componente della commissione Antimafia Giuseppe Mangialavori.
«Si tratta – continua il parlamentare – di episodi inquietanti che, ancora una volta, devono far riflettere e spingere la parte sana della società a condannare con forza le minacce e il potere della criminalità organizzata. I vibonesi onesti saranno sempre dalla parte di uomini come don Galloro e don Rizzuto».

VIBO VALENTIA. REVOLVER CLANDESTINO E MUNIZIONI IN CASA DI UN PREGIUDICATO

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I Carabinieri di Vibo Marina hanno trovato una pistola revolver con matricola abrasa e il relativo munizionamento composto da 57 proiettili nascosti in casa di un pregiudicato di 39 anni nella frazione Longobardi. L’uomo è stato arrestato con l’accusa di detenzione illegale di arma clandestina e trasferito presso la casa circondariale di Vibo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

VIBO VALENTIA. FERMATO PRESUNTO ASSASSINO DI SALVATORE BATTAGLIA

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I carabinieri hanno fermato a Seregno, in Provincia di Monza e Brianza Antonio Felice, 32 anni, figlio di un soggetto già noto alle forze dell'ordine ritenuto il presunto assassino di Salvatore Battaglia, il 21enne di Piscopio, frazione di Vibo Valentia, vittima di un agguato compiuto nella notte tra il 27 e 28 settembre scorsi nei pressi della villetta comunale. Le indagini, coordinate dalla Dda di Catanzaro, hanno consentito di stabilire che si è trattato di un vero e proprio agguato di 'ndrangheta avvenuto al culmine di tensioni maturate nell'ambiente criminale piscopisano per il controllo e la concorrenza di un bar e un circolo ricreativo.

ZACCANOPOLI. ARRESTATO FIGLIO LATITANTE DEL BOSS MANCUSO

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Si nascondeva a Zaccanopoli, nel Vibonese, nell’abitazione di un insospettabile Giuseppe Salvatore Mancuso, 33 anni, figlio del boss Pantaleone e fratello del pentito Emanuele. Il blitz dei carabinieri della Compagnia di Tropea è scattato nella notte. Lo hanno trovato nella casa di un 19enne e insieme a loro c’era anche una donna 40enne della Repubblica Dominicana. Era armato di pistola, che teneva a portata di mano, e di un fucile di precisione. Trovati e posti sotto sequestro anche telefonini, pistole, munizioni, materiale per la manutenzione delle armi e un passamontagna. Mancuso era latitante da dicembre scorso dopo essere sparito approfittando degli arresti domiciliari concessi in seguito alla condanna a 11 anni e sei mesi di reclusione per associazione a delinquere finalizzata al narcotraffico nell’ambito dell’operazione denominata “Mediterraneo”.

STEFANACONI. DIPENDENTE COMUNALE SI DA' FUOCO: TRASPORTATO ALL'OSPEDALE DI CATANIA

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A Stefanaconi, in provincia di Vibo Valentia, un dipendente comunale di 58 anni si è dato fuoco mentre si trovata all’interno del cimitero. Ha riportato gravi ustioni in gran parte del corpo e si trova attualmente ricoverato in gravi condizioni nel Centro grandi ustioni di Catania. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e i carabinieri che hanno avviato le indagini. I medici del 118, accertata la gravità della situazione, hanno chiesto l’intervento dell’elisoccorso che lo ha trasferito in Sicilia.

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